Olly, al secolo Oliviero Riva, 17 novembre 1974. Cantante, autore, produttore.
Ci sono musicisti e artisti che hanno...
Olly, al secolo Oliviero Riva, 17 novembre 1974. Cantante, autore, produttore.
Ci sono musicisti e artisti che hanno fatto della loro musica un marchio di fabbrica, ripetendosi per anni senza mai cambiare. Non è il caso di Olly Riva che, anzi, del cambiamento ha fatto la sua forza.
Con una costante inevitabile che è la sua voce, la si può riconoscere tra centinaia.
Gli inizi sono punk.
Correva l’anno 1992, Olly rimase “folgorato” dai Bad Religion e dalla loro aggressività, sobrietà e attitudine. Al punto da fare una musicassetta con un solo pezzo: Generator.
“… da quel momento, nonostante la mia famiglia non fosse abbiente e mai mi avrebbe assicurato l’indipendenza, decisi di intraprendere la carriera musicale. Ho sempre fatto lavori non stabili, per avere tempo di scrivere, di suonare e di perdere ore al telefono per organizzare date o contatti: tutto per amore della musica e del palco” (Olly 2003)
L’incontro con il panorama underground del periodo, avviene grazie a Tiziano, batterista di un paese vicino al suo. Ed è proprio con Tiziano alla batteria e Olly al basso che nascono i Crummy Stuff, con l’intento di unire la passione per il punk rock di quattro ragazzi e creare la propria musica con una personale interpretazione del genere.
“Dopo essere uscito dall’esperienza coi Crummy Stuff, nel 1995, cercavo sonorità più fantasiose rispetto al classico cliché del punk rock; coi Crummy mi trovavo bene, ma sentivo un po’ limitate le mie pulsioni “sperimentali”…” (Olly 2003)
Nacquero gli Shandon.
Tra la metà degli anni ’90 e la metà degli anni ’00, nel periodo del cross over e delle contaminazioni, in cui tutto era classificato come post – qualcosa, ci sono state poche band che si potessero definire “di culto” in Italia, una di queste erano gli Shandon: 5 album, innumerevoli EP e compilation, sempre grazie all’autoproduzione e l’appoggio di un’etichetta indipendente, l’Ammonia Records.
Escursioni nel punk e nel rock passando per ska, rockabilly, hardcore e rock steady … in una dimensione particolarissima in cui la sezione fiati di tromba e trombane si sposavano senza batter ciglio con l’emergente immaginario fetish, con i kilt e gli occhi bistrati.
Gli Shandon sono stati pop, hanno toccato il mainstream con ironia, sarcasmo e scanzonata rapidità di cambiamento, rendendosi specchio fedele di un tempo difficile da interpretare ai più.
“riformammo gli Shandon (dopo un breve periodo punk ndr) suonando tutto quello che ci andava di suonare, cosa che ci è stata spesso criticata dal pubblico che odiava gli Shandon. Ma noi ci sentivamo liberi” (Olly 2003)
A sette anni dallo scioglimento, tornano nel 2012, con un tuor che li porta in giro per l’Italia, ciascuno arricchito della propria personale evoluzione artistica ed umana. Una reunion per scrivere un’importante postilla della loro storia.
“… scrivere per sé stessi o per il proprio gruppo e poi sentire quelle canzoni materializzarsi su un palco dopo mesi, anni, soldi e ore spese è la cosa più sublime del mondo a mio parere, sensazione che una cover o tribute band non avrà mai …” (Olly 2013)
I The Fire nascono nel 2005 con tutti i membri del gruppo Madbones, con i quali Olly aveva già collaborato nel progetto Punx Crew. Il primo album “Loverdrive” esce nel marzo 2006. Nel 2007 un cambio nella formazione e nella primavera del 2009 viene pubblicato “Electro Cabaret”, EP di sei brani con importanti collaborazioni: Pino Scotto, Quintorigo, Roy Paci e Shandon.
Dal 2005 hanno portato la loro musica in giro per l’Europa, dividendo il palco con Deep Purple, Iggy Pop, Alice Cooper, The Damned, Fall Out Boy, Kaiser Chiefs, Gotthard, Satanic Surfers, Nashville Pussy e molti altri.
Sono passati 7 anni, 2 dischi e 2 EP e i The Fire sono ancora qui a presentare il nuovo album dal titolo “Supernova”, contenente 10 tracce di rock melodico. Forse è veramente il disco della maturità, mai come in questo caso i The Fire hanno messo a fuoco il loro progetto riuscendo ad amalgamare il rock più crudo e diretto alla vena melodica che Olly riesce sempre a portare ad altissimi livelli (Claustrophobia, See You Next Time, e la ballad Paralyzed).
Rezophonic, 14 cisterne, 140 pozzi, 3 scuole.
“… cd come questo può fare molto, se viene comprato e non scaricato. Pensateci. Sono piccoli gesti che servono per rendere più dignitoso questo pianeta. Noi vi offriamo intrattenimento e divertimento in cambio di un gesto intelligente e mirato. Grazie.” (Olly)
Nel 2011 esce “Nell’Acqua” album prodotto con Mario Riso, per il quale ha scritto quattro canzoni e nel quale lo si ritrova anche come interprete.
“Ho messo tutto me stesso con passione in questo progetto in cui credo molto” (Olly)
Il progetto riunisce tantissimi artisti italiani ed è capitanato da Mario Riso, Olly ne fa parte dal 2006. Nasce con lo scopo di costruire pozzi e scuole in Africa, sensibilizzando così l’opinione pubblica in relazione al problema delle risorse idriche.
“… io sono fatto così, non vedo limiti musicali e quindi mi innamoro solo di quello che mi arriva più vicino come intenzione, gusto, scelte artistiche e sonorità … amo moltissimo la musica …” (Olly)
Abbattendo il preconcetto che uno deve rappresentare quello che suona per tutta la vita, nel 2005, Olly si butta con entusiasmo in un nuovo progetto: Olly meets The Goodfellas.
Il punk rock incontra lo swing, due estrazioni musicali completamente differenti danno vita ad un album intenso, decisamente swing e molto elegante.
E “quando la cover sconvolge anche il più tangibile dei pezzi” il risultato è “un disco destinato a stupire anche le casalinghe”.
“Dopo anni di distorsioni, velocità e aggressività, finalmente un progetto più spensierato ed elegante legato al mio primo amore di sempre: il soul …” (Olly)
Il 2013 è il loro anno : Olly Riva & The Soul Rockets.
Con questo nuovo progetto Olly è voluto tornare alle origini, alla musica con cui è cresciuto da bambino: il soul e il rhythm’n’blues, che il padre gli faceva sentire tenendolo sulle ginocchia mentre suonava il farfisa partner a due piani.
Un ritorno avvenuto spontaneamente, qualcosa che è dentro di lui in questo momento della sua vita. La libertà di esprimere le sue emozioni, senza filtri, come solo il soul ti permette di fare.
In molti hanno accolto con entusiasmo questo “cambiamento”: dall’etichetta discografica che pubblicherà il primo 7 pollici della band, ai musicisti che hanno deciso di accompagnare Olly in questa nuova avventura. Musicisti di spessore che rendono ancora più appetibile questo progetto, tra cui: Ferdi, storico batterista di Casino Royale e Blue Beaters; Iasco, voce e tromba di I Figli di Madre Ignota, Roy Paci e Shandon; Geeno, bassista e super ballerino dei B.E.S.T. , Jane J’4 Clan e Tiratura Limitata, non chè storico personaggio della scena Mod Italiana.
Quindi, cosa c’è di più bello di una cosa naturale e spontanea? Niente. Keeping Soul Alive.
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